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martedì 23 novembre 2010

l'assassino

si guardò le mani, vide il sangue,
corse davanti allo specchio, aprì la bocca,
ritrovò denti affilati e una lingua tagliente,
gli occhi arrossati e il volto tirato.
Sentì nel cuore un piccolo rimorso,
poi il sangue pulsare come un torrente in discesa,
i muscoli tesi e nessun timore di mostrare il volto.
Lo assalì una consapevole, l'aver assaporato l'amore;
lo assalì un bisogno, l'indifferenza verso chi lo malediceva...

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