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mercoledì 14 marzo 2012

destini

un polso debole guida i gesti della mano,
una curva profonda ne attraversa il palmo,
come un sentiero oscuro e fitto.
Decine di altre, più leggere,
si incrociano disegnando il destino.
Posso leggere tutto ciò che ha afferrato,
posso ricordare appena ciò che ha lasciato andare.
Dita ricoperte da corteccia si muovono nel vuoto,
alla spasmodica ricerca di un appiglio.
E' l'emozione di sfiorare, senza bisogno di afferrare.

4 commenti:

  1. E' l'emozione di sfiorare.
    Buona serata
    Agart

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  2. sfiorare senza bisogno di toccare... dà la possibilità di immaginare, assaporando ciò che ancora non si conosce...
    un abbraccio

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