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giovedì 16 settembre 2010

la ragazza dagli occhi chiari

gli disse: "entra". Si fece avanti con passo timido, spaventato dall'altro io sempre immaginato e mai conosciuto. Lei sussurrò piano qualcosa di incomprensibile, era quella la notte in cui avrebbero imbracciato le armi. Il cuore in gola mentre ascoltava parole arcaiche, a lui sconosciute. Si sentì esplodere, la paura diventava incoscienza alla vista di quella ninfa uscita dall'immaginazione. Gli occhi chiari e i capelli scuri come la notte, sfilava lenta come un felino con le unghie per artigli a graffiare la notte. Un infinito momento di paura gli gelò il cuore di fronte a quella dea. Poi fece un respiro profondo, imbracciò la sua arma e  proseguì sicuro. Non avrebbe conosciuto più dubbi. La fine era lì, pochi metri più avanti. Lei aprì le braccia, abbassò lo sguardo e lo accolse tra gli inferi.

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