io sono foglia spazzata dal vento,
sono secco e arido figlio di un altro autunno,
aspetto che torni primavera,
aspetto una dea salvatrice mandata dalla luna a ridarmi respiro.
Il sacrificio offerto non sia vano,
questo pasto freddo fatto di parole plachi la fame,
questo pianto plachi la sete.
O luna misericordiosa, ascolta la mia preghiera,
guarda quest'ombra proiettata sulla strada.
Hai vegliato sul mio passo,
mi hai visto partire verso un lungo cammino,
mi allontanavo dalla fede cristiana e veneravo la tua apparizione,
arrampicato sul tetto per poterti immortalare,
e la tua immagine su ogni mia misera rappresentazione.
Ho seminato il tuo ritratto in ogni mio dove,
ho bestemmiato alla ricerca del tuo vero nome.
Porgo a te il mio capo chino, illumina ancora le mie notti, ed io non smetterò di pregare.
La luna, dominatrice indiscussa del firmamento.
RispondiEliminaPlaca e muove acque, regola circoli e cicli dell'umana vita.
Pallida e piena, a volte timida, si nasconde donandoci solo sottili profili.
La primaverà tornerà, ma senza fretta.
La terra necessita di riposo.
L'autunno ha il calore di colori che nessuna primavera può dipingere.
Buon martedì iO e Alice