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martedì 26 ottobre 2010

sassi

ho scagliato un sasso contro il muro, ma è rimasto intatto,
il sasso è diventato polvere e il vento l'ha spazzata via;
ho scagliato un sasso in uno stagno,
ho guardato l'acqua ricomporsi e del sasso neppure l'ombra;
ho scagliato un sasso contro il cielo,
ne ho seguito la rotta presto interrotta precipitando in terra;
ho scagliato un sasso contro il mare,
non ho placato le onde che hanno ingoiato sasso;
ho scagliato un sasso contro il mondo,
ho guardato il mondo e girava come prima;
ho scagliato un sasso contro lo specchio,
ho guardato lo specchio e non ho visto più lo stesso viso...

4 commenti:

  1. Bè...la cosa che ci è venuta in mente leggendo questo tuo post è che si possono lanciare sassi ovunque, in qualunque direzione e per qualsiasi motivo...ma prima di attendersi un cambiamento.....il sasso và lanciato "contro" se stessi....solo come dice Ghandi saggiamente "essendo il cambiamento che vorresti vedere nel mondo" si può pensare che il sasso..metaforicamente parlando...possa portare a un qualche cosa.
    Un'altra visione che ci si è aperta invece ha un alone più introspettivo...tutto rimane immutato, o appare tale solo perchè soggetto a leggi temporali diverse, ma nOi, come esseri caduci, possiamo mutare in poco o credere di essere mutati....e rovinarci anche molto velocemente...
    Scusaci se siamo state logorroiche, buon martedì iO e Alice

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  2. tU e Alice vagate spesso tra questi sentieri, trovando spesso le chiavi giuste per aprire vecchi cancelli arruginiti. Continuate a popolare queste lande. A presto.
    Agart

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  3. Trvo davvero molto bello il commento di Alice e ne condivido il senso.
    Lanciare sassi...... la sfida è nel gesto: i muscoli si tendono stringendo il pugno che brandisce il sasso, la vista si acuisce nella mira, il sangue fluisce dal braccio alle tempie.
    Quel sasso, fisicamente lanciato con tutta la potenza del nostro braccio, è l'equivalente di un grido, la cui eco è destinata a stemperarsi e, a perdersi, nell'infinità dello spazio.
    Quel sasso lanciato contro noi stessi (l'immagine dello specchio è eloquente) quello si produce effetti, se però non ci si perde nelle tante altre immagini di noi stessi che dalla sua frattura possono scaturire.
    Post molto introspettivo.
    Fa riflettere.
    Buona giornata, Agart
    A presto
    Marilena

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  4. Ma quanto è forte il braccio?
    Quanto precisa la mira?
    Grazie Marilena per esserti fermata.
    Agart

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