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giovedì 5 gennaio 2012

un ultimo sguardo

calata la sera riposo il respiro,
un ossigenarsi affannoso lo accompagna.
Brividi insignificanti punzecchiano la pelle,
un pulsare lento, senza entusiasmo.
Perchè hai pianto stanotte?
Non ti ho forse abbracciata nel sonno?
Ti dicevano morta, ma nel mio cuore sei sempre viva.
Il mio umore ha turbato il tuo riposo?
Imploro il tuo perdono,
mi sono smarrito ancora;
ma forse non è questo il mio mondo.
Forse un giorno ci potremo riabbracciare davvero,
in un sonno infinito che non cede al risveglio.
Aspettami ancora e ritornami in sogno,
ho ancora un pò di cammino da fare.
Mentre lucifero parla mi scaldo a una candela,
tremo appena inchiodato nel vento.
Rivedo il tuo ultimo sguardo,
con occhi chiari avvolti da un drappo nero.

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