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lunedì 7 maggio 2012

altro giro di carte

coprirsi il capo per ammaestrare topi,
intanto la luce è fioca,
il disco stride e la vecchia prostituta sorride.
Ancora un giro di carte,
mentre le passo mi sfiori la mano,
tra piccoli soffi di fumo.
Mi fissi gli occhi,
ma solo appena.
Il tuo uomo non sopporta la scena,
ma io non lascio le carte.
Ti indispettisce la sconfitta,
mi paghi da bere mentre
ti svelo che non serve esser bravi.
Il segreto è non saper perdere,
ma non voglio donarti questa sofferenza.
Mi chiedi di tornare,
presto la luna disegnerà una falce,
e la prossima mano sarà un gioco più sottile.

4 commenti:

  1. Vi è una sonorità nelle parole eccelsa. Specie in "Mi fissi gli occhi,
    ma solo appena.
    Il tuo uomo non sopporta la scena,
    ma io non lascio le carte."
    Mi piace molto il tuo stile, un non so che di Bukowski.

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    1. Grazie, a tal proposito suggerisco:

      http://agartproject.blogspot.it/2011/01/io-e-chinasky.html

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  2. Potresti sempre barare!

    Ti metto da parte un jolly?

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