resta nascosta sotto le coperte,
tocca scrivere di notte,
col tepore della candela che ti avvolge.
La fiamma sempre viva, ma non troppo:
per non soffocare,
per non dar fuoco alle lenzuola.
Se il terrore sopraggiunge spegni il fuoco,
ripiega i fogli e torna a dormire assorta.
Io mi nascosi bene, quando mi trovò:
mi cavò gli occhi e mi mozzò una mano.
Un altro dei suoi capricci,
palesava fierezza,
l'ultimo atto della sua commedia.
Mi hai ricordato "La ballata dell'amore cieco", una canzone che ho amato, ed amo, tantissimo.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=hEsMZfYGqIM
tralalalalla tralallalero...una canzone che non muore...
EliminaMi piace quello che scrivi e come lo scrivi. Più che uno bianco in questo blog ci starebbe bene uno sfondo rosso cupo, non troppo rosso, non troppo cupo...
RispondiEliminaBuona serata
Grazie Fatima...uno sfondo rosso cupo, non troppo rosso, non troppo cupo...buona serata
RispondiEliminaquesta mi piace anche di più. Sei elegante e mi trascini dentro la tua immagine
RispondiEliminaonorato della tua attenzione fanciulla.
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