si muovono lenti, tra bicchieri di cristallo e specchi.
Sulla punta di uno spillo,
danza scalza, una giovane vergine.
Piovono gocce fluorescenti,
macchiano la pelle,
lasciano segni indecifrabili.
Mentre il vecchio becchino,
nonostante la pioggia,
scava ancora più a fondo,
dentro le nostre orbite.
Aiutami William, non so usare il fucile,
abbatti il mio tormento,
mirami bene alla testa e al cuore.
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