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venerdì 10 settembre 2010

l'odore dello smalto

stamani ho risentito l'odore dello smalto. Passavo sotto un palazzo, in un mattino appena grigio, e qualcuno più in alto di me si circondava di quell'essenza. Quell'odore che ti riempie la pancia, scende solido nello stomaco come un boccone pieno. Sembra quasi possa bastare a sostituire il pasto. E mi restavano i segni sulle mani, sulle braccia e sul viso a volte.  Ma l'odore poi spariva, ed era così forte che non lo si poteva immaginare in tutta la sua pesantezza senza annusarlo realmente.  Lo ricordo bene l'odore dello smalto, sotto il sole estivo col sudore che goccia a goccia lasciava tracce sui marmi. E la sera un lieve mal di testa accompagnava la stanchezza. E se sorseggiavo una birra per la sete, ne aumentava il grado alcolico, come se andasse a cambiarne la composizione chimica. Oggi ci rifletto, e penso che l'odore dello smalto cambiava il sapore delle mie giornate. Come oggi altri odori, spazzati via dal vento, cambiano il sapore della mia vita...

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