rintanato al riparo ho trascorso l'estate.
Non amo più il mare di agosto, troppo rumore.
Attendo che autunno mi sorprenda,
è già in viaggio, ne sento il brusio,
schivo e solitario tornerà a portar pace.
Un sole timido e gentile accompagnerà domani.
Abbandonando la violenza che brucia la pelle,
lasciando spazio a velate carezze che scaldano il cuore,
senza più tracciare segni su fragili corpi.
Si avvicina il mio tempo,
fatto di rami secchi e chiaroscuri interrotti da rossi magenta.
Ti ho amata calda estate, ora autunno accompagna il mio passo.
Un vecchio col cappello all'orizzonte mi osserva,
un brivido gelido trapassa gioia e dolore.
Il mare di fine agosto è più ristoratore... Una valigia riempita velocemente accompagna i miei giorni. Tornerò anche se credo che la mia vita sia altrove. L'ultimo posto sull'ultimo treno di un giorno di settembre oggi è diventato mio. Ti abbraccio Agart. Dea nera
RispondiEliminaIl treno che solca il mare non conosce fermate.A volte al ritorno si trova la casa vuota, altre qualcuno pronto ad accoglierti con un piatto di minestra calda. I miei ritorni son fatti di case vuote, ma il mio volto non tradisce sorpresa. La stanchezza accompagna ogni mio viaggio, vago alla ricerca di un posto in cui so_stare. Vivi bene, l'ultimo treno è partito.
RispondiEliminaaspetto aspetto con impazienza i chiaroscuri e le foglie cadere
RispondiEliminae macchie rosse a scaldare la brina
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